nora

Eleonora Zandri

Eleonora ha avuto una formazione artistica,
prima come orafa e poi come restauratrice
fino ad elaborare una propria forma di espressione
che l’ha spinta a intraprendere questa attività
di produzione e di vendità.

01/ Immaginare

La ricerca prima dell’ispirazione.

I legni che Nora recupera nelle campagne limitrofe al suo laboratorio, o lungo i corsi d’acqua, sono rami d’acacia, di quercia e d’abete, radici di pioppo o rovere, nodi di viti in apparenza senza più vita. Alcuni di questi, come le basi di rovere e abete, subiscono processi di invecchiamento.

02/ Esprimere

Dall’idea alla creazione.

I paralumi, in bambù o in canna di fiume, sono realizzati a mano e abbelliti da carte naturali che contengono inserti quali fogliame secco o fiori; i disegni in cera si rivelano solo a luce accesa per un effetto tanto inatteso quanto magico. Il filo elettrico scompare sinuosamente all’interno del legno senza interferire con l’armonia della lampada.

03/ Divenire

La realizzazione di una nuova veste.

Ad una prima fase di lavorazione con idropulitrice segue il lavoro manuale con le carte vetrate a secco e con le spazzole d’acciaio. I legni vengono prima trattati con antitarlo e poi con impregnanti neutri o colorati. Prima d’essere assemblati con eventuali altri tronchi si utilizza una finitura all’acqua.

04/ Sorprendere

La natura che diventa poesia.

Quando è possibile restituire la luce al passato, ridare calore alla natura, riconsegnare ad elementi abbandonati un ruolo da protagonisti, si è andati oltre l’arte. È stato portato a termine un progetto, è stato costruito un piccolo capolavoro, unico nel suo genere e senza copie possibili se non per sembianze e colori.